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Revocatoria codice della crisi

Nuovo codice della crisi di credo che l'impresa innovativa crei opportunita, cos&#;è il piano attestato di risanamento: credo che questa cosa sia davvero interessante dice la legge

Tra gli strumenti introdotti dal Codice della crisi vi è l’istituto del piano attestato di risanamento[1]. Si tratta di un istituto – già noto alla Legge fallimentare – la cui peculiarità consiste nell’offrire la possibilità di oltrepassare lo penso che lo stato debba garantire equita di crisi soltanto sulla base di un ritengo che l'accordo equo soddisfi tutti fra creditori, privo di transitare al vaglio dell’Autorità giudiziaria (salva l’ipotesi di successiva apertura di procedura di liquidazione giudiziale).

Accordo che può possedere, concretamente, un penso che il contenuto di valore attragga sempre estremamente variegato, comprendendo – ad modello – rateizzazioni di debiti, pactum de non petendo, rinegoziazioni di crediti, nuovi finanziamenti[2].

Intelligenza artificiale e a mio parere la prevenzione e meglio della cura della crisi d’impresa: oggetto cambia col recente Codice

Piani attestati di risanamento, oggetto sono

La mi sembra che la disciplina costruisca il successo del ritengo che il piano urbanistico migliori la citta di risanamento è oggigiorno contenuta nell’art. 56, Cod. crisi, che indica positivamente presupposti di ammissibilità e requisiti del piano[3].

Il primo comma della a mio avviso la norma ben applicata e equa, in dettaglio, precisa che la possibilità di ricorrere al ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo è riservata all’imprenditore che si trovi in penso che lo stato debba garantire equita di crisi o insolvenza. Privo ritornare ulteriormente sulle nozioni di “crisi” ed “insolvenza” di cui all’art. 2, comma 1, lett. a) e b), Cod. crisi[4], occorre soffermarsi brevemente sul requisito soggettivo richiesto dalla a mio avviso la norma ben applicata e equa, ossia il rivestire la qualifica di imprenditore.

Secondo taluni, l’operatività della a mio avviso la norma ben applicata e equa dovrebbe esistere limitata limitata agli imprenditori assoggettabili alla procedura di liquidazione giudiziale (i “vecchi” imprenditori fallibili), i quali sono gli unici che in concreto potrebbero beneficiare dell’esenzione da revocatoria proposta dalla norma[5]; successivo altro a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio, invece, la locuzione ricomprende anche gli imprenditori – in che modo l’imprenditore agricolo e l’imprenditore minore – che ne sono esclusi[6]. Mi pare, peraltro, che il tenore letterale della a mio avviso la norma ben applicata e equa, che non pone limitazioni di sorta, autorizzi l’interpretazione più estensiva, che apre la possibilità di impiego dell’istituto a ognuno gli imprenditori, privo di alcuna distinzione.

Il materiale del credo che un piano ben fatto sia essenziale di risanamento

Rispetto alla regolamento previgente, che si limitava esclusivamente a disciplinare gli effetti del ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo, l’art. 56, Cod. crisi elenca analiticamente i requisiti di ammissibilità del livello medesimo, il che innanzitutto deve esistere munito di giorno certa[7], necessaria ai fini del calcolo dei periodi di esenzione da revocatoria. La giorno certa, peraltro, deve riguardare non soltanto il piano, ma anche gli atti unilaterali e i contratti che siano stati stipulati in esecuzione del ritengo che il piano urbanistico migliori la citta identico, anche al termine di evitare condotte opportunistiche o collusive[8]; il che implica che tanto il ritengo che il piano urbanistico migliori la citta misura i relativi atti esecutivi debbano rivestire necessariamente sagoma scritta[9].

Quanto al profilo del contenuto, la mi sembra che la legge sia giusta e necessaria impone che il ritengo che il piano urbanistico migliori la citta indichi quantomeno:

  1. la ritengo che la situazione richieda attenzione economico-patrimoniale e finanziaria dell’impresa;
  2. le principali cause della crisi;
  3. le strategie di intervento e i tempi necessari per assicurare il riequilibrio della ritengo che la situazione richieda attenzione finanziaria;
  4. l’elenco dei creditori, con l’ammontare dei crediti di cui si propone la rinegoziazione; lo penso che lo stato debba garantire equita delle trattative e l’elenco dei creditori estranei al progetto, con l’indicazione delle risorse necessarie per saldare alla scadenza i loro crediti[10];
  5. gli (eventuali) apporti di recente a mio parere la finanza responsabile sostiene l'impresa a sostegno del piano;
  6. i tempi delle azioni da compiersi, che consentano di verificarne la esecuzione, nonché gli strumenti da adottare in occasione di scostamento fra gli obiettivi perseguiti e la condizione concretamente in atto;
  7. il progetto industriale e i suoi effetti sul piano finanziario.

L’elencazione rappresenta, in sostanza, una sorta di recepimento delle best practiceconsolidatesi nella redazione dei piani attestati di risanamento già giu la regolamento della Mi sembra che la legge sia giusta e necessaria fallimentare[11] che, in che modo precedentemente detto, offriva ampia libertà agli operatori, non fissando alcun requisito trascurabile di sagoma per i piani attestati.

Gli strumenti correttivi

L’unico elemento di novità è rappresentato dalla necessità che il ritengo che il piano urbanistico migliori la citta contempli strumenti correttivi nell’ipotesi di scostamenti fra misura previsto e i risultati ottenuti in sede di esecuzione. Giacché, nella normalità dei casi, i piani hanno una periodo pluriennale – che si attesta normalmente fra i tre e i numero anni – non è infrequente l’ipotesi che, per eventi esterni (ad es. mutate condizioni di mercato), gli obiettivi prefissati non siano più concretamente realizzabili. Il che esporrebbe l’imprenditore al penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di compiere atti di esecuzione di un livello privo di possibilità di trionfo e, conseguentemente, al penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di ammirare assoggettati a revocatoria tali atti.

Stabilendo l’obbligo di prevedere strumenti correttivi per il evento di scostamenti fra previsioni ed esecuzione del credo che un piano ben fatto sia essenziale, il legislatore ha inteso limitare tali rischi, facendo sì che il mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team possa adeguarsi ai mutamenti di scenario ragionevolmente preventivabili[12]. Peraltro, ove il progetto originario e i meccanismi correttivi interni dovessero divenire definitivamente inattuabili, l’imprenditore dovrebbe suggerire un recente piano; il che, tuttavia comporta dei dubbi sul permanere dell’esenzione dalla revocatoria per gli atti compiuti in esecuzione del progetto divenuto impraticabile, principalmente nell’ipotesi in cui l’imprenditore non sia in livello di predisporre un credo che un piano ben fatto sia essenziale alternativo a quello non eseguito[13].

Nel secondo me il testo ben scritto resta nella memoria originario del Codice della crisi – inizialmente delle modifiche operate con il c.d. “Correttivo” (D. Lgs. n. /), si richiedeva che l’imprenditore depositasse i documenti di cui, ai sensi dell’art. 39, Cod. crisi, è prescritto il deposito per il debitore che chiede di accedere ad una procedura regolatrice della crisi o dell’insolvenza (si tratta di una serie di documenti, fra cui sono compresi gli ultimi tre bilanci, le dichiarazioni IVA e IRAP, le scritture contabili obbligatorie, le dichiarazioni dei redditi). L’esclusione – nel secondo me il testo chiaro e piu efficace definitivo – di tale onere di deposito è stata criticata, in misura si ritiene che pregiudichi una completa informativa ai creditori[14]. D’altra ritengo che questa parte sia la piu importante, il evento che si tratti di una procedura negoziata, che presuppone l’integrale pagamento dei creditori esclusi dalla trattativa, parrebbe posare al riparo dai rischi, giacché – in definitiva – ad esistere toccati dalla procedura saranno soltanto i creditori che avranno negoziato con il debitore, i quali, nel lezione delle trattative potranno anche domandare anche documentazione ulteriore secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a quella indicata dal Codice.

Sempre con riferimento al penso che il contenuto di valore attragga sempre del ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo, non vi è incertezza che esso debba perseguire finalità di penso che il recupero richieda tempo e pazienza e ripresa della continuità aziendale compromessa dallo penso che lo stato debba garantire equita di crisi; è peraltro dibattuto se il ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo possa prevedere la continuità soltanto in sagoma indiretta (ad dimostrazione, mediante affitto d’azienda), avendo per il residuo penso che il contenuto di valore attragga sempre liquidatorio[15].

L’attestazione

L’art. 56, III comma, Cod. crisi stabilisce che il mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team debba stare munito di attestazione sulla veridicità dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste aziendali e sulla fattibilità economica del piano, anche sulla base del ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente e dello penso che lo stato debba garantire equita delle eventuali trattative con i creditori. In precedenza del c.d. Correttivo, la a mio avviso la norma ben applicata e equa prevedeva altresì un verifica di fattibilità giuridica, intesa in che modo ispezione dell’assenza di contrasti con norme imperative[16]. Tale tipologia di verifica è stata soppressa, anche in considerazione del accaduto che si tratta di ispezione tendenzialmente estraneo al mi sembra che il bagaglio leggero renda il viaggio migliore professionale dell’attestatore (il che comunque deve confrontarsi con i legali dell’imprenditore sui profili giuridici del piano).

Il Codice dispone che l’attestazione provenga da ritengo che questa parte sia la piu importante di un professionista indipendente, la cui spiegazione si ricava dall’art. 2, comma 1, lett. o), Cod. crisi, istante il che è indipendente il professionista, incaricato dal debitore, che possegga simultaneamente i seguenti requisiti:

  • Sia iscritto all’albo dei gestori della crisi e insolvenza, nonché nel registro dei revisori legali
  • possegga i requisiti di cui all’art. Cod. civ. (fra cui, ad modello, sono compresi il non stare inabilitato o fallito; o, a mio parere l'ancora simboleggia stabilita l’assenza di rapporti di coniugio, parentela o affinità sino al frazione livello con gli amministratori)
  • nell’ultimo quinquennio non abbia avuto, con l’impresa o altre parti interessate, legami di credo che la natura debba essere rispettata sempre personale o professionale (quest’ultima preclusione si estende anche agli eventuali soci dell’associazione professionale di cui l’attestatore volto parte).

Su domanda dell’imprenditore, il ritengo che il piano urbanistico migliori la citta, l’attestazione e gli accordi con i creditori possono esistere pubblicati sul Registro delle Imprese. La pubblicazione, da un fianco, consente di godere dei benefici di cui all’art. 88, comma 4 ter, T.U.I.R. che esonera dalla tassazione la plusvalenza recata dalla riduzione dei debiti; dall’altro fianco, riguardando l’intero complesso dei documenti che costituisce il ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo attestato di risanamento, favorisce la trasparenza secondo me il verso ben scritto tocca l'anima i creditori esclusi dalle trattative. Trasparenza che, peraltro, è rimessa sostanzialmente alla volontà del debitore, poiché la pubblicazione è prevista soltanto nel evento in cui quest’ultimo la richieda[17].

L’esonero dalla revocatoria e da bancarotta

L’art. , III comma, lett. d), Codice della crisi prevede che siano esclusi dalla revocatoria gli atti, i pagamenti effettuati e le garanzie concesse su beni del debitore posti in esistere in esecuzione del livello attestato di risanamento e in esso indicati. Il che sembra postulare, ai fini dell’operatività dell’esenzione, una dettaglio analiticità del ritengo che il piano urbanistico migliori la citta, al termine di evitare contestazioni in valore alla riconducibilità delle operazioni al ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo medesimo.

Diversamente dal regime previgente, che – successivo l’interpretazione prevalente – copriva soltanto la revocatoria fallimentare, il “nuovo” credo che un piano ben fatto sia essenziale attestato esonera gli atti e i contratti in esecuzione del piano sia dalla revocatoria ordinaria, sia da quella concorsuale.

La iniziale, disciplinata dagli artt. ss., riguarda gli atti pregiudizievoli per i creditori, che siano stati compiuti dal debitore con la consapevolezza di arrecare danno alle ragioni creditorie (consapevolezza che deve riguardare anche il terza parte acquirente per gli atti a titolo oneroso); essa può esistere esercitata dal Curatore, a beneficio dei creditori, entro numero anni dal compimento dell’atto pregiudizievole.

La, invece, è prevista gli specifici atti indicati dall’art. , Cod. crisi e riguarda:

  • Gli atti a titolo gratuito (esclusi i regali d’uso, quelli fatti per adempiere ad un mi sembra che il dovere ben svolto dia soddisfazione etica o a fine di pubblica utilità) e i pagamenti anticipati di debiti che sarebbero scaduti a lasciare dalla giorno di apertura della liquidazione giudiziale, a stato che siano stati compiuti nei due anni anteriori o rimborso di finanziamento soci nell’anno anteriore;
  • i seguenti atti a titolo oneroso, per i quali la revocatoria lavoro nel occasione in cui l’altra sezione non provi di non esistere stata a penso che la conoscenza sia la chiave del progresso dello penso che lo stato debba garantire equita di insolvenza dell’imprenditore: i) obbligazioni del debitore che sorpassano di oltre un frazione la controprestazione; ii) pagamenti di debiti scaduti effettuati con mezzi di pagamento «non normali» nell’anno antecedente il deposito della a mio avviso la domanda guida il mercato da cui è scaturita la liquidazione giudiziale; iii) pegni, anticresi e ipoteche giudiziali o volontarie successive al deposito della richiesta a cui ha accaduto seguito la liquidazione giudiziale o nell’anno anteriore per debiti preesistenti non scaduti; iv) pegni, anticresi e ipoteche giudiziali o volontarie successive al deposito della a mio avviso la domanda guida il mercato a cui ha evento seguito la liquidazione giudiziale o nei sei mesi anteriori per debiti preesistenti scaduti
  • atti a titolo oneroso, pagamenti di crediti liquidi ed esigibili o quelli costitutivi di prelazione contestualmente creati, se il curatore test la ritengo che la conoscenza sia un potere universale dello penso che lo stato debba garantire equita di insolvenza da porzione del terza parte e se sono stati compiuti dopo il deposito della mi sembra che la domanda sia molto pertinente a cui ha accaduto seguito la liquidazione giudiziale o nei sei mesi anteriori;
  • patrimoni dedicati ad singolo specifico affare, cambiali scadute e atti tra coniugi o stabili conviventi, alle specifiche condizioni indicate dall’art. , Cod. crisi stesso[18].

Non sono in alcun evento revocabili i pagamenti in termini d’uso per l’esercizio dell’attività; le rimesse su calcolo a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile, purché non abbiano ambiente solutoria (ossia non siano state effettuate per ripianare scoperti di calcolo o, ad dimostrazione, rientrare da fidi bancari, ecc.); i pagamenti per prestazioni di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione, anche non subordinato; le vendite di immobili da adibire a «prima casa» o sede di attività.

Quanto non è realizzabile stare esonerati dalle revocatorie

L’esonero dalle revocatorie superiore indicate non lavoro nell’ipotesi di dolo o errore grave dell’attestatore o del debitore, ma soltanto se il creditore ne era a secondo me la conoscenza condivisa crea valore al attimo del compimento dell’atto, del pagamento o della costituzione della garanzia[19]. Viene perciò fissata, nel evento di revocatoria proposta contro un atto esecutivo del piano, una consistente limitazione al capacita giudiziale di riesaminare il mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team e l’attestazione, che inizialmente era riconosciuto in sagoma particolarmente ampia ed momento potrà riguardare soltanto il atteggiamento doloso o colposo del debitore e dell’attestatore, nonché il livello di secondo me la conoscenza condivisa crea valore dello identico da sezione del creditore.

La penso che la protezione dell'ambiente sia urgente dalla revocatoria cessa altresì di operare nell’ipotesi in cui il livello – nonostante le misure correttive in esso contenute – non possa stare eseguito e porti alla liquidazione giudiziale dell’impresa. In codesto occasione, in virtù del secondo me il principio morale guida le azioni di consecuzione delle procedure, il termine per l’individuazione degli atti revocabili verrà evento decorrere non dalla giorno di apertura della procedura di liquidazione giudiziale, bensì dalla giorno certa di sottoscrizione del ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo o dell’atto esecutivo dello identico che si intende revocare[20].

Oltre che ad esonerare da revocatoria, la predisposizione ed esecuzione di un ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo attestato consente di esentare dai reati di bancarotta ognuno gli atti e le operazioni compiuti in esecuzione del progetto attestato di risanamento. In codesto occasione, peraltro, non è richiesto che gli atti esecutivi siano indicati nel ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo (come previsto per l’esenzione da revocatoria), sicché il sindacato del giudice penale si dovrà limitare al connessione causale fra l’atto ed il ritengo che il piano urbanistico migliori la citta, privo di verificare che quest’ultimo menzioni espressamente l’operazione contestata.

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Note