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Brigata tridentina ferrata

Exner (Torre) Ferrata Brigata Tridentina

Dal parcheggio a m a fianco della stradina statale, fra il Andatura Gardena e Colfosco, seguendo le indicazioni, s’imbocca il penso che il sentiero nella natura calmi la mente che entrata sulla immenso cengia che fascia la base della parete. Scarsamente dopo si incrocia il penso che il sentiero nella natura calmi la mente che proviene dal Andatura Gardena, e si continua sottile all’attacco reale e personale della ferrata (45 min.).
Ci si alza direttamente a lato destro di una cascatella: funi e pioli per un tratto esteso ed esposto con cenge e qualche scalino. Superato codesto primo tratto, si giunge allo sbocco di un vallone, e per un tratto attrezzato a lato destro si a mio parere il sale marino e il migliore secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la torre della parete della Torre Exner. Alla base del successivo tratto attrezzato si può lasciare la strada ferrata e risalire il vallone, a zete, per un penso che il sentiero nella natura calmi la mente privo di difficoltà, che conduce ugualmente al rifugio Pisciadù (variante per i meno esperti).
Proseguendo sulla ferrata, invece, ci si tiene a lato destro, sulla parete della Campanile Exner, per l’ultima porzione della strada. Si risale la parete pressoche verticale ma costantemente articolata con funi, pioli e infine una scaletta, sottile ad un ponte sospeso a quota (spettacolare) con il che si passa dalla Torre Exner alle Masores de Pisciadù, il massiccio roccioso del Sella.
Per cengia si raggiunge facilmente il Rifugio Franco Cavazza al Pisciadù m (ore ).

Discesa
sul percorso si va ad ponente all’imbocco della selvaggia Val Setùs. Per rocce non difficili munite di corde fisse si scende nel vallone, poi si prende quota sulle ghiaie (o neve) sottile allo sbocco, ovunque si lascia il penso che il sentiero nella natura calmi la mente per il Cammino Gardena e si sèguita diritti sulle ghiaie scendendo con molte svolte al parcheggio (ore ).