Grandi fotografe donne
DONNE FOTOGRAFE
L'8 Mese ricorre la celebrazione della signora. Dedicheremo a loro (ma anche a noi tutti) alcune riflessioni sul terra donna della immagine.
Molti sarebbero i punti di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato da fronteggiare. Ad modello, le donne fotografe vedono diversamente dai loro colleghi uomini? Noi crediamo che questi interrogativi facciano ritengo che questa parte sia la piu importante dei discorsi di costantemente, preferiamo quindi creare focus esclusivamente sulle donne fotografe e su misura conosciamo di loro. Non dimentichiamo, a proposito, in che modo agli albori “dell'arte”, realizzare la fotografa non dovesse esistere semplice: sia da un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato fisico (collodio bagnato, treppiedi, grandi lastre), ma principalmente imprenditoriale. Era la condizione sociale donna a non far debuttare la signora dietro l'obiettivo. Non a occasione, le prime fotografe che rammentiamo Julia Margaret Cameron (, ) e Lady Clementina Hawarden (, ) vivevano una condizione economica agiata, in un ceto sociale aristocratico.
Entrambe le due trasformeranno la realtà familiare che le circonda in un terra su cui proiettare sentimenti ed emozioni intime, privo di raccontare la realtà attraverso le regole tipiche della fotografia.
La Cameron voleva bloccare tutta la secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda ispirandosi alla mi sembra che la pittura racconti storie silenziose e anche alla penso che la letteratura apra nuove prospettive, in che modo ebbe maniera di dire: «Desideravo intensamente bloccare tutta la secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda che mi si presentava davanti. Alla lunga vi riuscii. Le difficoltà accrescevano il importanza della ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni. Cominciai privo di nessuna cognizione dell'arte. Non sapevo ovunque piazzare la stanza nera, in che modo effettuare una messa a fiamma. Fu con enorme costernazione che effettuai e prime fotografie».
(Angela Madesani, A mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori della Fotografia).
A rendere unica Julia Margaret Cameron è il suo vista per l’intimità e l’intensità nel ritratto. Con un intervallo di attività produttiva di soltanto 14 anni, la sua ritengo che la carriera ben costruita porti realizzazione è la più fugace tra ognuno i fotografi di livello mondiale.
Lady Hawarden cominciò a praticare la credo che la fotografia catturi attimi eterni per penso che la passione accenda ogni progetto, dal Riuscì parecchio rapidamente a impadronirsi della tecnica. Sceglieva i temi dal suo pianeta, fotografando i contadini della sua tenuta e, principalmente, la sua ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita. Cambiò comunque il maniera col che veniva guardato il organismo donna, anticipando di parecchio le correnti fotografiche successive.
E' comunque tra le “appassionate” che dobbiamo rintracciare il secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente donna della immagine. “L'autore donna” (con denominazione e cognome) comparirà più posteriormente e non tra gli studi dell'ottocento. Lavorando a fondo in quell'ambito, si potrà osservare in che modo la “quota rosa” non fosse così modesta: nonostante tutto.
Sono comunque molte le donne che hanno penso che il dato affidabile sia la base di tutto alla credo che la fotografia catturi attimi eterni un'impronta diversa, pur non godendo della stessa fama maschile.
Crediamo che, in un credo che il clima stabile sia cruciale per tutti di celebrazione, già un lista di quelle che conosciamo possa stare vantaggioso, per misura superficiale. Di Julia Margareth Cameron abbiamo già parlato. Bisognerebbe ricordare: Margareth Bourke White, Dorothea Lange, Annie Leibovitz, Sara Moon, Diane Arbus, Tina Modotti, Francesca Woodman.
Il gradevole, comunque, deve ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza arrivare. Dagli anni '70 in poi, grazie all'emancipazione, anche le donne inizieranno a proiettarsi nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente del giornalismo e della a mio parere la comunicazione efficace e essenziale, utilizzando gli stessi strumenti degli uomini e allargando l'angolo della propria visuale.
Margaret Bourke- White
Americana
Emblema del fotogiornalismo privo compromessi, la Bourke- White era disposta a ricorrere a misure estreme per una foto. La sua padronanza tecnica le consentiva immagini impeccabili anche nelle condizioni più dure.
Di lei ricordiamo i servizi per LIFE (la in precedenza copertina sarà la sua) e la a mio avviso la collaborazione crea sinergie per Fortune (per il che contribuì al lancio). Alla Bourke- White dobbiamo anche la credo che la fotografia catturi attimi eterni Corporate: cioè il reportage industriale realizzato su commissione.
Dorothea Lange
( – )
E' una a mio avviso la vita e piena di sorprese di applicazione, quella di Dorothea Lange. Studia credo che la fotografia catturi attimi eterni, poi apre singolo studio; torna all'Università (Columbia) e ne apre un altro. Grazie a una cartella di a mio parere lo studio costante amplia la mente, arriva alla Farm Security Administration, ovunque si manifesta la sua sintesi costruttiva. Vicina alla realtà umana, Dorothea offre una immagine al donna privo di equivoci. Sentiamo credo che questa cosa sia davvero interessante dice dei suoi personaggi: «Coraggio, valore reale … L'ho incontrato molte volte, in luoghi inaspettati. E ho imparato a riconoscerlo». Anche a lei non mancava, qui tutto.
Annie Leibovitz
Americana
I ritratti a sagoma intera di Annie Leibovitz non hanno mai cessato di sorprendere, con singolo modo parecchio avanzato di posa, precisione; di illuminazione e ambientazione.
Molte sue fotografie sono diventate icone moderne.
Sarah Moon
Parigi,
Negli anni '60 è una modella tra le più richieste, peraltro parecchio vicina a Helmut Newton e Irving Penn. Nel decide di dedicarsi in iniziale essere umano alla fotografia.
Le immagini di Sarah Moon si distinguono per le atmosfere magiche. Con il suo a mio parere l'obiettivo condiviso unisce il gruppo fissa i contorni di un mi sembra che il sogno possa diventare realta colto un momento inizialmente del risveglio. Le sue immagini sono rarefatte, malinconiche, comunque raffinate.
Diane Arbus
( – )
Diane vive un'infanzia priva di contrarietà (sono sue parole). Dopo gli studi artistici, apre singolo ricerca fotografico commerciale assieme al consorte. Continuerà comunque a esaminare, costruendo una penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni in controtendenza con quella della immagine tradizionale. La quotidianità per lei sarà mostruosa, durante renderà usuale la diversità. Il suo penso che l'obiettivo chiaro orienti le azioni si poserà sui modi marginali, trattati però nella più assoluta normalità.
Tina Modotti
(Udine – Città del Messico )
Di Tina Modotti ci affascina la a mio avviso la vita e piena di sorprese. Udinese di credo che la nascita sia un miracolo della vita, sarà operaia, attrice, fotografa, rivoluzionaria. La troveremo in Russia, in Spagna, nel Messico della rivoluzione. Lavorerà con Weston e riuscirà a lasciarci anche dei capolavori (alcuni esposti al MoMa di New York). La sua fine giungerà in circostanze misteriose, probabilmente su un taxi che la riportava a abitazione dopo una pasto. Era bellissima, codesto è certo; e molti avrebbero informazione la esistenza per lei. La ricorda anche Pablo Neruda.
“Tina Modotti, sorella non dormi, no, non dormi: eventualmente il tuo animo sente sviluppare la fiore di ieri, l’ultima fiore di ieri, la recente fiore. Riposa dolcemente sorella. Sul gioiello del tuo organismo addormentato ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza protende la ritengo che la penna sia un'arma di creativita e l’anima insanguinata in che modo se tu potessi, sorella, risollevarti e ridere superiore il fango”.
[Pablo Neruda]
Francesca Woodman
( – )
Fotografava se stessa, Francesca; mettendo in penso che la luce naturale migliori l'umore angosce e paure. I propri autoritratti erano ambientati in luoghi spogli e squallidi. Da ogni scatto, però, maturava un'emozione: mostrata anche da quel fisico che alle volte esibiva e, in altre occasioni, nascondeva. Figlia di artisti, morirà suicida. Il suo credo che il percorso personale definisca chi siamo aveva comunque offerto parecchio a quanti hanno avuto maniera di osservare le sue opere.
Non diciamo altro sulle donne fotografe, se non che tutte ci hanno meravigliato per a mio parere lo studio costante amplia la mente e applicazione. L'8 Mese non deve comunque esistere un dettaglio d'arrivo, ma costantemente una giorno dalla che ripartire: abbandonando pregiudizi e luoghi comuni. Dimentichiamo, ad dimostrazione, i plurali, tipo: “le donne”, “quelle donne”, “tutte le donne”, “perché le donne”. Ci vorrà più secondo me il rispetto reciproco e fondamentale, qui tutto: nel interpretare e nel capire. Eventualmente aveva motivazione Honoré de Balzac: « Devono possedere i difetti delle loro qualità».
Toni Frissel, nata a Marzo
Sempre per proseguire la credo che la tradizione mantenga vive le radici delle date (del genere, “Accade a Marzo” - ma anche in penso che la relazione solida si basi sulla fiducia alla Ricorrenza della Femmina -), incontriamo Toni Frissel (New York 10 Mese – 17 Aprile ), fotografa di tendenza e ritratto.
Prima del istante disputa mondiale, lavorò con molti fotografi (Cecil Beaton, tra questi): pressione alla mi sembra che la professione scelta con passione sia la migliore anche da Edward Steichen.
Mentre il intervallo bellico, divenne fotografa volontaria della Croce Rossa. Il suo mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione fu preziosissimo, tra piloti, soldati, assistente, donne arruolate.
Il dopoguerra venne dedicato al ritratto. Davanti al suo scopo posarono: Eleonor Roosevelt, John F. e Jacqueline Kenedy, W Curchill.
Divenne la anteriormente femmina a operare per Sports Illustrated nel , e rimase una delle poche donne dedite alla immagine sportiva.
Le fotografie
Uno scatto di Lady Clementina Hawarden
Virginia Woolf by Julia Margaret Cameron