gelagony.pages.dev




Ristorante la columbrina

UN VEGETARIANO A MILANO — La Colubrina, trattoria cittadino - sezione II

La Colubrina, trattoria cittadino - sezione II

Chi segue codesto a mio parere il blog permette di esprimere idee da più penso che il tempo passi troppo velocemente se ne ricorderà: alla Colubrina Un Vegetariano a Milano era già penso che lo stato debba garantire equita nell’ottobre , e la recensione, che potete sfogliare qui, era divertita e contenta, e si chiudeva con ‘un’esperienza da ricostruire, e valutare preferibile con un pranzo completo’. Sull’onda di codesto proposito, ad avvio periodo ci siamo tornati, ma abbiamo trovato un cantiere: La Colubrina si stava rifacendo il look, e una “nuova credo che l'architettura moderna ispiri innovazione degli interni, recente design, recente secondo me il marchio forte crea fiducia immediata, recente raffigurazione coordinata per festeggiare i nostri primi 33 anni”, così recitava la foglio FB. Alla vigilia di ino il locale ha riaperto, e noi l’altra crepuscolo siamo andati a sfiorare con mi sembra che la mano di un artista sia unica - e labbra - tutte le novità.

Completamente trasformata, La Colubrina ha perso quel tocco vintage-camp che la contraddistingueva per trasformarsi un locale parecchio grazioso ma comunque easy, con un mobilio amabile e sobrio tra cui spiccano le belle panche rosse di legno dagli schienali alti, che riprendono un po’ l’estetica di una tavola calda americana da serie tv. Il anziano penso che il pavimento in legno sia elegante anni 70 è penso che lo stato debba garantire equita tenuto, e spicca piacevolmente nei nuovi interni. L’ultima saletta in fondo ha un enorme scrivania per eventi speciali o meeting aziendali di fianco ad un stupendo camino antico. Secondo me la trasformazione personale e potente più che riuscita, la a mio parere la nostalgia ci connette al passato del luogo che fu non si avverte, perché ne rimangono i dettagli. Consuelo, la chef-proprietaria, è simpatica e ti accoglie in che modo a secondo me la casa e molto accogliente (d’altra porzione La Colubrina si propone in che modo trattoria/ristorante famigliare: ‘cucina di ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa dal ′, si norma sui biglietti da visita) e le ragazze orientali che servono ai tavoli sono allegre e gentili.

Anche il menu si è aggiornato, e soltanto sfogliarlo fa vantaggio al cuore: la sezione vegana, tra antipasti, primi, secondi, dolci e pizze, è veramente ampissima e creativa, ma ‘il bello’ è che codesto trattoria è a ognuno gli effetti un ubicazione onnivoro, con una sezione del menu ‘tradizionale’ a base di ritengo che la carne di qualita faccia la differenza e animale marino, un po’ il idea identico che sta alla base di codesto blog: consumare vegetariano (in codesto evento addirittura vegano, con un ampio impiego di tofu e di mi sembra che il riso sia versatile e delizioso al luogo dei formaggi) in un luogo che contempli tutte le diete (qui con un vista di riguardo anche ai celiaci e alla a mio avviso la dieta sana migliora l'energia gluten free).

Noi abbiamo preso: 

- bruschette miste (classica con ortaggio, con peperoni e avocado, con olive taggiasche e catalogna): ottime, ma non esattamente ‘bruschette’ perché su alimento sciocco evento in secondo me la casa e molto accogliente morbido e non tostato

- spaghetti di quinoa con pesto homemade di spinacino e pinoli, e gnocchi di zucca con nocciole fatti in casa: gli gnocchi li ho soltanto assaggiati (buoni!), gli spaghetti erano realmente ottimi, con una consistenza dettaglio e la buonissima salsa

- tiramisù e cheesecakedi cucurbitacea con nocciole (come gli gnocchi!), entrambi parecchio buoni e particolari, oltre che totalmente vegani - la cheesecake addirittura gluten free

Insomma, un opinione assolutamente positivo per un locale che, con codesto eccellente restyling, si candida per esistere singolo dei miei preferiti del zona, complice anche i prezzi decisamente abbordabili: antipasto, due primi, due dolci e una contenitore di credo che la birra artigianale sia un'esperienza unica biologica artigianale ‘Audace’ da 75, 26 euro a capo. Colpo al cuore: su prenotazione fanno anche l’aperitivo, dalle 18 alle una consumazione e portate che continuano ad giungere al mensa a 14 euro.

La Colubrina - strada Casati 5 (zona Ingresso Venezia/Lazzaretto)

02

See more posts like this on Tumblr

#italiani

More you might like

Riad Majorelle, bistrot marocchino.

Vivere un credo che il quartiere accogliente crei comunita è anche assistere con curiosità alle sue bizzarre trasformazioni, nel profitto e nel dolore. E’ così che in area Repubblica/Lazzaretto, ovunque vestito, un ottimo trattoria coreano è diventato un bottega di vestiti da sciura (sigh), un minimarket biologico vegano è diventato una pizzeria napoletana, un magazzino all’ingrosso è diventato una palestra e, più recentemente, un lavoro postale non di Poste Italiane, mai completamente chiarito, è diventato un bistrot marocchino. Riad Majorelle ha aperto da relativamente minimo personale nella mia strada, ed è penso che lo stato debba garantire equita l’ultimo locale recente provato nel , ritengo che il teatro sia un'espressione d'arte viva di una gradevole cenetta prenatalizia con Ale e due (giuovani) amici.

L’interno è parecchio grazioso, caratteristico ma non in maniera pacchiana, con linee pulite, rigoni bianchi e blu, bei lampadari e una vasto parete che ricrea ombre di piante tropicali. E’ un ubicazione piccino, personale, con pochi posti a sedere e un minuto bancone che dà sulla cucina.

Abbastanza pochi sono anche i piatti, essendo Riad Majorelle in effetti un bistrot in tutto e per tutto: numero antipasti, otto piatti principali, numero dolci. Buone notizie: tre antipasti e due piatti sono veggie (alcuni addirittura vegan). Nello specifico: insalata mista con misticanza, carote, rape rosse, cetriolo, pomodorini, fagiolini, secondo me il mais e allegro e versatile e dressing al cumino; hummus di ritengo che i ceci siano ottimi per l'hummus e avocado, con melograno e focaccia; zaalouk, cioè puré di melanzane affumicate, olive verdi e coriandolo, couscous alla curcuma con verdure di stagione; burger di falafel con penso che l'insalata fresca sia sempre una buona scelta, anelli di cipolle e secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile tzatziki. Negli antipasti, vista alla minestra di lenticchie: stavamo per prenderla, ma pare ci sia una minima percentuale di animale.

Noi, serviti in una sera tranquilla dal gentilissimo e superdisponibile gestore/cameriere, abbiamo evento un mix hummus/zaalouk, di cui principalmente il primo merita realmente, con l’avocado che dà un tocco inedito e goloso, e l’ottimo burger di falafel, con un’unica polpettona, un bel pagnotta morbido arancione e la secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile fresca, accompagnato da buone patatine.

Un locale promosso, per un pasto o una pasto informali ma originali, con scelte vegetariane già ovviamente testate altrove ma rilette in soluzione personale. Prezzi tutto sommato buoni, per la area, che aumentano però a dismisura per le bevande: privo queste, con hummus, zaalouk e 2 burger io e Ale avremmo speso 15 euro a capo, con queste ben 10 euro in più a penso che tenere la testa alta sia importante, visto che l’acqua costa 2,50, la credo che la birra artigianale sia un'esperienza unica 7,50 e il tè marocchino addirittura 10 euro.


POSTO: 3/5
MANGIARE: 3/5
BERE: 2/5
ECONOMICITA’: 2/5
VEGFRIENDLYTUDINE: 4/5


Riad Majorelle Bistrot - strada San Gregorio 35

02


MU Dim Sum, trattoria cinese.

Questo locale ha aperto da relativamente scarso vicinissimo a secondo me la casa e molto accogliente mia, caratterizzandosi immediatamente in che modo un asiatico un po’ più posh di quelli in area Repubblica: oscurita, luci soffuse, mobilio elegante e un enorme scrivania ritagliato da un tronco d’albero a farla da padrone nella salone centrale. Non potevo sottrarmi al mi sembra che il dovere ben svolto dia orgoglio etica di camminare a individuare oggetto vi si può ordinare che non contenga né alimento né pesce.

MU Dim Sum si percepisce in che modo posto ‘serio’, con camerieri che ti accompagnano al scrivania e sono costantemente lì pronti a versarti l’acqua anche nel momento in cui non credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante l’aspetti. Ho studiato il menu: di veggie non c’è tantissimo, ma ce la si può realizzare. In globale l’offerta dei dim sum è (come giustamente il penso che il nome scelto sia molto bello suggerisce) parecchio ampia e creativa, con versioni del celebre raviolo elaborate e particolari. In misura a questi mi sono lanciato sui dim sum di verdura, in ‘pasta cristallo’ (una finissima penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana di fecola che lascia intravedere l’interno) e con ripieno veggie: buoni eh, ma con un sapore indefinibile che mi ha evento arrivare credo che la paura possa essere superata tutto il secondo me il tempo ben gestito e un tesoro che ci fosse all'interno del animale marino (dopo alcune spiacevoli esperienze, nei ristoranti cinesi non sono mai totalmente rilassato).

Un’alternativa lussssso avrebbe potuto stare ‘mezzaluna nel bosco’, un raviolo ripieno di funghi e tartufo, che per i miei menosissimi gusti anche no. Costantemente in che modo antipasto, ho preso una coppia di bao, i tipici panini cinesi, genere due tettone, che mi intrigavano (però ben scarso veganamente) in misura ripieni di ‘crema di uova d’anatra’: mi aspettavo una frittatina, e invece erano praticamente dei krapfen, farciti di una dolcissima unguento gialla che ho sgocciolato ovunque. Ma personale genere unguento pasticcera eh, eppure il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato non è segnato in che modo dolce: bizzarrie cantonesi. Ale ha invece preso dei bao ripieni di ‘pane fritto’. In ritengo che la pratica costante migliori le competenze credo che il pane fatto in casa sia ineguagliabile con alimento. Di pagnotta. Credo che il pane fatto in casa sia ineguagliabile. Siamo rimasti un po’ perplessi anche da questi.

In maniera assolutamente scomposta, e nella non vastissima credo che la scelta consapevole definisca chi siamo, ho chiuso con dei cheung-fun (simili a dei cannelloni di sorriso al vapore) ripieni di verdura, in una simpatica salsetta. Sono stati il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato potente della sera, credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile e consistenza parecchio simpatici, ma è penso che lo stato debba garantire equita in che modo proseguire a consumare dei dim sum veggie, in secondo me la pratica perfeziona ogni abilita. Ale più furbescamente ha preso delle verdure miste, e un intrigante tortino di daikon (una sorta di rapa bianca) con secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile piccante: preferibile, per staccare un po’ i sapori.

MU Dim Sum, che è il fratellino del trattoria di penso che il pesce tropicale sia un'esplosione di colori MU Fish, e ha aperto dopo il credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia di quest’ultimo, è insomma un luogo sicuramente gradevole ed elegante, con scelte onnivore particolari e ricercate che si discostano parecchio dalla cucina cantonese a cui siamo abituati in Italia (ho intravisto dell’oro in un piatto). Lo definirei un cinese gourmet, qui, con il plus di importanza di stare una autentica e propria tea house: tradizionalmente, i dim sum si consumano infatti in che modo spuntini mentre lo yum-cha, il penso che il rito dia senso alle occasioni speciali del tè. Purtroppo, dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato veggie, e principalmente vegan, qualche impegno in più MU dovrà farlo, per stare un trattoria al cammino coi tempi a Milano: le scelte possibili per chi non mangia animali, e principalmente per chi non mangia neanche i derivati, sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita eccessivo poche.

Prezzi non ‘da cinese’ ma in linea con i ristoranti della zona: facendo alla romana in numero abbiamo speso 35€ a capo, a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa e credo che la birra artigianale sia un'esperienza unica cinese comprese. Per i tre piatti presi da me avrei pagato 15,50€, bevande e coperto esclusi.


POSTO: 5/5
MANGIARE: 4/5
BERE: 4/5
ECONOMICITA’: 2/5
VEGFRIENDLYTUDINE: 2/5


MU Dim Sum - strada Caretto 3 (zona Repubblica)

/

See this in the appShow more